Cronaca

Casalmattori e l'Alzheimer, pièce
teatrale alla Fondazione Germani

Lo spettacolo ha la profondità del sapersi guardare dentro e la leggerezza dei piccoli sogni che volano in alto, come i palloncini usciti dalla valigia. L’intera pièce è pensata, ideata e diretta da Arianna Novelli

Ieri 22 settembre, I Casalmattori invitati dal Direttore Sanitario della Fondazione Elisabetta Germani di Cingia dè Botti Isabella Salimbeni, hanno condiviso con gli ospiti e con il personale sanitario la giornata dedicata a una delle malattie più invalidanti, l’alzheimer, e lo hanno fatto come a loro piace fare, giocando al gioco del teatro. Hanno portato in scena una pantomima originale, comica e al tempo stesso profonda e commovente sulle note della Rapsodhy in Blue di Gershwin. La scena si apre nella sala d’aspetto di una stazione ferroviaria in cui entrano in sequenza vari personaggi: il professore, il turista, la mamma, la signora che torna dallo shopping compulsivo, il metallaro, la ragazzina frivola e non manca nemmeno la senza tetto che si rifugia lì per la notte. L’atmosfera inizialmente si rifà al teatro dell’assurdo: un treno in ritardo, che non arriva e, un pò come Godot, lo si attende invano. Man mano che i minuti passano le nevrosi di ognuno occupano l’intera scena, chi chiama casa, chi impreca, chi si agita, chi non perde il suo machismo e fa il “marpione” con la giovane. Il capo stazione, che ovviamente non ha risposte, preso letteralmente d’assalto, è costretto a richiamarli all’ordine col suo fischietto; tutti tornano a sedere rassegnati e la barbona, disturbata nella ricerca della sua quiete serale, può finalmente dormire. Ma ecco che si scorge una valigia… Non è di nessuno e la paura che contenga qualcosa di pericoloso, o peggio un ordigno, semina panico. Mentre l’ansia sale, uno strano personaggio con gli abiti da clown, entra di corsa, riconosce come sua la valigia ed esulta di gioia. Tutti lo guardano con curiosità, e stupore, la paura svanisce e le nevrosi si attenuano. Il clown è allegro, affettuoso e giocherellone al punto da sciogliere le rigidità di tutti finché, nel momento in cui la musica si fa più dolce, compie un gesto magico: apre la valigia. Ne escono palloncini, nasi rossi e parrucche che l’allegro pagliaccio saltellando mette sulla testa di ognuno dando vita a un carosello di colori e allegria. I personaggi prima chiusi nelle loro paturnie, nei loro isterici quotidiani problemi riscoprono il loro corpo, giocano, ballano insieme, socializzano, si abbracciano, si lasciano andare, ritrovano l’anima fanciulla, la loro umanità, quel pizzico di sana follia e del treno non importa più nulla a nessuno. E’ il momento più delicato e commovente, è la riscoperta delle cose semplici a cui non si è più abituati, è la bellezza di tornare a sognare. Gli ospiti, rapiti dallo spettacolo, si sono emozionati, stupiti, hanno riso e sono stati un pubblico partecipe e meraviglioso. A detta dei presenti tra cui il Presidente della Provincia Mirko Paolo Signoroni, il suo addetto stampa Fabrizio Pizzamiglio, Il Presidente della Fondazione Dott. Riccardo Piccioni, il Direttore generale Ivan Scaratti, Il Direttore Sanitario dott.ssa Isabella Salimbeni e tutto il personale sanitario i Casalmattori hanno regalato ai pazienti un momento di gioia e umanità, un dono dolce e buono che ha fatto loro davvero bene. Lo spettacolo ha la profondità del sapersi guardare dentro e la leggerezza dei piccoli sogni che volano in alto, come i palloncini usciti dalla valigia. L’intera pièce è pensata, ideata e diretta da Arianna Novelli.

Giovanna Anversa

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