Annamaria Piccinelli: "Degrado,
servono scelte politiche quotidiane"
Già il potenziamento delle luci in alcune di queste vie è stato un bel passo avanti anche se in zone così particolari si poteva pensare, se possibile, di mettere lampioni più caratteristici come quelli di vicolo Chiozzi

Il degrado porta degrado, l’abbandono porta degrado. C’è la possibilità di invertire la rotta. Queste le riflessioni della Consigliera Cominale di Vivace & Sostenibile Annamaria Piccinelli.
“Via Centauro, come via del sale, delle Giuggiole, Fantini, parcheggio via Mentana e giardinetti di via Italia, è oggetto di frequenti atti vandalici e di disturbo, abuso di alcool e, da alcune foto viste, sembrerebbe anche spaccio. Durante la serata appositamente organizzata, non è emerso, ma mi dicono anche che c’è un pulmino che scarica e carica persone, chissà di cosa si tratta.
Il kebabbaro – Il problema di base di queste vie, a mio modo di vedere, non è il kebabbaro, bensì la mancanza di passaggio sia automobilistico che, soprattutto, pedonale. Ai giardinetti il Kebabbaro non c’è e neanche c’era in Piazza Turati quando, qualche anno fa, spoglia di locali e negozi, cominciava a essere colonizzata da compagnie poco raccomandabili. Un’attività condotta in un certo modo può migliorare o aggravare il problema, ma non lo determina. Dunque alla base ci deve essere un’attenzione socio-urbanistica sulla quale si innesta poi un’azione mirata d’ordine pubblico.
Le forze dell’ordine – Già si sono mobilitate e richiedono da un lato, la collaborazione dei cittadini che non devono stancarsi di segnalare e dall’altro un rinforzo dato da telecamere o, più agilmente, foto-trappole e anche, se possibile, un incremento di presenza. Come già ho detto durante un consiglio, credo che l’estensione del turno serale dei Vigili a tutto l’anno, almeno un giorno alla settimana, dovrebbe essere un punto all’ordine del giorno dell’Amministrazione. Per ottimizzare gli interventi inoltre, bisognerebbe studiare i casi per capire se ci sono fasce orarie e giorni di picco.
L’aspetto socio-urbanistico – Tuttavia, a mio modo di vede, si tende a non dare il giusto peso a quella che invece è la madre dei problemi ossia la componente socio-urbanistica. E’ evidente che là dove non c’è passaggio ciclo-pedonale inizia l’abbandono: si vedano via Manzoni a Vicomoscano con una ventina di case dismesse oppure il lato destro di via Imbriani a Vicoboneghisio con la sua decina di case dismesse o il cambiamento in meglio di piazza Turati. Le difficoltà di decoro, igiene e sicurezza di alcune vie prive di passaggio pedonale, sono il chiaro esempio di come si ridurrebbe un paese in cui non ci fossero negozi e attività. Dato che però non possiamo aprire forzosamente negozi e servizi ovunque, come fare per aumentare il passaggio e il presidio?
Il decoro – Le case dismesse sono un campanello d’allarme che va tenuto monitorato per essere pronti a sollecitare i proprietari o eventuali curatori fallimentari. Quanto alla cattiva gestione dei rifiuti, rimando alla mia proposta, di fare incontri di quartiere con Casalasca perché è nella relazione che si attivano le migliori capacità. Rispetto all’abbandono, un altro problema emerso è la mancanza di cestini, tolti perché utilizzati per i sacchetti della spazzatura. Se l’apertura dei cestini fosse piccola, nessuno si sognerebbe più di metterci sacchetti della spazzatura e magari, invece, qualche lattina ci finirebbe dentro.
La bellezza – Già il potenziamento delle luci in alcune di queste vie è stato un bel passo avanti anche se in zone così particolari si poteva pensare, se possibile, di mettere lampioni più caratteristici come quelli di vicolo Chiozzi. Vorrei poi aggiungere quanto detto dal Comandante dei vigili che ha lanciato l’idea di un rifacimento degli asfalti e della segnaletica orizzontale. Anche gli stessi cestini appositamente disegnati e colorati potrebbero essere un elemento di arredo funzionale e vivace.
Il passaggio ciclo-pedonale – Gli stessi residenti possono mettersi nell’ottica di fare un paio di giri a piedi a partire dal secondo pomeriggio fino a dopo cena o ripristinare qualche “filosso” estivo. Altra risorsa sono le numerose società sportive che corrono sull’argine, i gruppi di cammino, il piedibus ecc.,. Le società potrebbero essere coinvolte sul tema: Lo Sport rende più sicura la città. Si tratta di sensibilizzare i vari atleti a partecipare a un’azione di comunità e inserire una di queste vie, tra l’altro tutte vicine all’argine, nei loro percorsi. Ci si potrebbe far passare il piedibus quando riprenderà e anche invitare Gruppi di cammino sempre più spesso organizzati in paese, a farci tappa. Si potrebbe evidenziare la zona anche turisticamente come Castelvecchio. Inoltre, già qualche tempo fa, ho proposto pubblicamente e lo ribadisco, che in quelle vie si organizzino mercatini di artigianato ad esempio legati agli adiacenti Museo del bijou e Scuola Bottoli.
La città è un organismo in cui a volte si rende indispensabile l’antibiotico, ma il cui benessere dipende da scelte politiche quotidiane“.
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