Rivarolo Mantovano, Giuseppe
Ballarini, commiato con tanta gente
“Anch’io - ha detto don Ernesto nell'omelia funebre - non posso che unirmi a questo coro di tante attestazioni di affetto che riconoscono l’operosità, l’ingegno, la maestria di Giuseppe anche se mi permetto di aggiungere che non si capirebbe la sua storia d’imprenditore se lo si slegasse da quel legame famigliare dentro cui Giuseppe è cresciuto
C’erano parecchie persone legate professionalmente e umanamente all’imprenditore Giuseppe Ballarini i cui funerali si sono svolti giovedi pomeriggio nella chiesa di Rivarolo Mantovano. “Ho visto tanti dirigenti e dipendenti anche tra quelli che hanno lasciato il lavoro diversi anni fa – ha sottolineato il sindaco di Rivarolo Massimiliano Galli – e d’altronde lui era una persona che sapeva rispettare ed era rispettato, serio e ligio al lavoro ma sopratutto di parola. Ogni suo impegno a voce equivaleva ad un atto scritto e firmato”.
Sul sagrato della chiesa tante automobili cosi come in piazza Finzi col il parcheggio tutto occupato. Alcune vetture con targa tedesca a segnalare la presenza di dirigenti stranieri che recentemente hanno acquisito la rinomata fabbrica di pentole di Rivarolo. Anche l’Arma dei Carabinieri non ha voluto far mancare testimonianza delle Istituzioni con i marescialli Pietro Ronconi e Gabriele Bottacchiari di Bozzolo e Gazzuolo. Per porgere le condoglianze e stringersi ai due figli e alla moglie la Madre superiora della Scuola San Giuseppe di Bozzolo, Suor Rosaria, ha rivelato l’indole buona e generosa della famiglia Ballarini attraverso il servizio di volontariato che la consorte di Giuseppe, Maria Grazia, prestava spesso presso l’Istituto collaborando nell’insegnamento ai bambini.
Stesso spirito del marito, purtroppo scomparso repentinamente per una malattia implacabile, di animo buono e mite che condivideva la volontà della moglie. Che la famiglia Ballarini goda di stima e grande considerazione lo si è capito dai numerosi abbracci di consolazione ricevuti prima e dopo il rito funebre. La stessa famiglia ha delegato il parroco don Ernesto Marciò il ringraziamento a tutti, non potendolo fare singolarmente. All’altare oltre al titolare della Parrocchia anche l’ex parroco don Luigi Carrai a riposo da tempo in quel di Scandolara.
“Anch’io – ha detto don Ernesto nell’omelia funebre – non posso che unirmi a questo coro di tante attestazioni di affetto che riconoscono l’operosità, l’ingegno, la maestria di Giuseppe anche se mi permetto di aggiungere che non si capirebbe la sua storia d’imprenditore se lo si slegasse da quel legame famigliare dentro cui Giuseppe è cresciuto ed ha vissuto i suoi anni. Una persona che ha incarnato nella sua attività quello stile che ha da sempre caratterizzato lui e tutta la sua famiglia Uno stile che sapeva tenere insieme l’azienda con il territorio cosicchè il territorio ha saputo offrire le sue eccellenze. Qui ha vissuto i legami più veri e più intensi quei legami d’affetto che la morte non ha il potere di slegare lasciando in tutti noi quel ricordo e quella testimonianza di vita che la morte non può e non deve scalfire”. Al termine del rito la benedizione del feretro prima della partenza verso il cimitero locale per la sepoltura.
Ros Pis