Confagricoltura Mantova, "Viviamo
tempi incerti, ma pronti alla sfida"
Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia: "La collaborazione tra le province lombarde è fondamentale, e in questo senso Mantova è un territorio importantissimo per noi. Le problematiche come detto sono numerose, ma il nostro obiettivo è sempre quello di difendere le imprese e gli imprenditori"
In uno scenario globale più che mai incerto e delicato, è andata in scena nella serata di ieri l’assemblea ordinaria di Confagricoltura Mantova, che si è svolta presso la sala “Cattelan” della sede di via Fancelli, con numerosi associati collegati anche online via Zoom.
A dirigere le operazioni naturalmente il presidente Alberto Cortesi, che ha subito dato la parola al presidente nazionale Massimiliano Giansanti, collegato da Bruxelles: «Stiamo vivendo una stagione difficile – ha detto Giansanti – che non sappiamo come e quando finirà. A Bruxelles, ve lo confesso, non si respira una buona aria, dal momento che sembra che non ci si renda conto delle difficoltà che le imprese stanno attraversando. Dopo l’estate, e fino alla fine del 2023, ci aspettano periodi difficili, ma la nostra mission non cambia, ed è quella di produrre sempre di più con il giusto reddito». Sulla nuova Pac Giansanti è stato categorico: «Punta troppo su vie alternative, l’imprenditore non è incentivato a produrre e a noi questo non va bene. La Pac non deve diventare un sussidio per gli agricoltori, ma garantire il giusto reddito. La sostenibilità è la chiave di volta, ma non deve essere solo ambientale, ma anche economica».
A prendere la parola è stato poi Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia: «La collaborazione tra le province lombarde è fondamentale, e in questo senso Mantova è un territorio importantissimo per noi. Le problematiche come detto sono numerose, ma il nostro obiettivo è sempre quello di difendere le imprese e gli imprenditori. In Lombardia stiamo facendo tanto anche a livello di comunicazione e divulgazione, perché far capire come lavoriamo è imprescindibile. Il nostro paese ha due enormi risorse, il turismo e l’agricoltura, dobbiamo essere bravi a valorizzare queste perle».
Un saluto è arrivato anche dal vicepresidente nazionale (ed ex presidente provinciale) Matteo Lasagna: «A Bruxelles abbiamo un commissario all’agricoltura che pensa che 15 ettari coltivati a lenticchie abbiano lo stesso peso di un allevamento di 150 vacche, e questo fa capire l’orientamento che sta prendendo l’Europa, una realtà triste e lontana dalle esigenze delle aziende. Non dobbiamo purtroppo aspettarci rivoluzioni rispetto all’impianto della Pac presentato 4 mesi fa. Fortunatamente a livello nazionale e regionale il dialogo con le istituzioni è ben avviato».
A chiudere i lavori è stato il presidente Alberto Cortesi: «Il nostro lavoro quotidiano è fatto da persone, e il nostro compito è sceglierle, formarle e dare loro un luogo di lavoro il più possibile adatto alle loro esigenze. Ed è per questo che sono lieto di annunciare che abbiamo definito, per ora a livello preliminare, l’acquisto della villa che confina con la nostra sede, che useremo per allargarci e ampliare gli spazi per offrire servizi ai soci».
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