Cronaca

Chiesa del vecchio Ospedale,
ASST incarica ditta per la pulizia

Iniziati qualche giorno fa, dureranno sino a venerdì. Sono stati (e saranno sino a domani, con l'esclusione di oggi in cui l'impresa è ferma) lavori importanti e minuziosi e riguarderanno non solo la struttura muraria, e il pavimento, ma anche le sedute o l'oggettistica ivi contenuta. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Una pulizia minuziosa quella decisa da ASST Cremona (che ha dato l’incarico ad una ditta specializzata di Milano) per la Chiesa dell’Ospedale Vecchio. Un vero gioiello che fa parte della struttura, ormai fatiscente, del vecchio nosocomio di via Cairoli, chiuso quando tutte le attività furono trasferite nella struttura di Vicomoscano, ormai trent’anni fa. Il problema più serio ed evidente sicuramente il guano dei piccioni. Le condizioni in cui si era ridotto l’interno del complesso cinquecentesco erano ormai incompatibili con una qualunque forma di tutela.

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LA CHIESA – La chiesa, conosciuta ai più come chiesa del Vecchio ospedale, intitolata ufficialmente alla Santissima Annunciata o Santa Maria del Popolo, dalla titolazione del suo altare maggiore, venne eretta nel 1577 quale oratorio della Confraternita della Morte, che reggeva il vicino Ospedale. Restaurata nel 1659 dopo le devastazioni subite nel corso di eventi bellici di quegli anni, fu infine portata al suo aspetto attuale con i lavori eseguiti nel 1727, quando si curò il rifacimento dell’interno e si riedificò la torre campanaria. La forma esterna della chiesa è quadrangolare, La facciata, ora sacrificata da un piccolo piazzale, prospettava anticamente sulla Contrada della Croce, così chiamata per l’esistenza in quel tempo di una grande croce di ferro sull’argine del Po, sostenuta da una colonna di marmo. L’interno della chiesa, di forma ottagonale, è sorprendentemente ricco di affreschi. La sua decorazione pittorica si deve all’artista casalasco Marco Antonio Ghislina, al quale va attribuita pure parte della quadreria. L’attico è sormontato da una cupola di elegante forma, dotata di otto costoloni che partono dagli angoli dell’ottagono, e terminante in un lanternino. Fino al 1775 la chiesa fu curata dalla Confraternita della Morte; alla sua soppressione la disponibilità fu trasmessa al parroco di San Leonardo, chiesa della quale è rimasta tuttora sussidiaria.

I LAVORI – Iniziati qualche giorno fa, dureranno sino a venerdì. Sono stati (e saranno sino a domani, con l’esclusione di oggi in cui l’impresa è ferma) lavori importanti e minuziosi e riguarderanno non solo la struttura muraria, e il pavimento, ma anche le sedute o l’oggettistica ivi contenuta. Un’opera che – come sottolinea ASST – periodicamente veniva e viene fatta a tutela del patrimonio dell’azienda sanitaria, e che adesso ha avuto questa appendice dopo il periodo Covid che ha richiesto attenzioni ed energie altrove. La struttura religiosa è davvero – con tutte le opere del Ghislina – un prezioso scrigno non solo per ASST, ma per tutta la città. Uno degli scrigni più preziosi per l’arte di Casalmaggiore.

N.C. (FOTO: Alessandro Osti)

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