Salute

Long Covid, nasce l'Ailc: "Che
la malattia venga riconosciuta"

A dare l’input a Morena a fondare l’associazione sono stati molti medici e ricercatori che si occupano di Long Covid. L’Ailc è nata con l’obiettivo di dare una dimensione giuridica al gruppo, una voce ufficiale dei pazienti affetti da Long Covid

E’ nata Ailc, la prima associazione Long Covid in Italia costituita da pazienti che hanno contratto il virus, l’hanno superato, ma che ancora oggi soffrono i suoi effetti. A fondarla sono stati alcuni membri del gruppo Facebook “Noi che il Covid lo abbiamo sconfitto”, che conta oltre 41mila iscritti, tra i quali ci sono anche molti cremonesi. Presidente è Morena Colombi, residente in Brianza, ammalatasi di Covid nel febbraio 2020, e ancora oggi, a distanza di tre anni, costretta a convivere con problemi fisici e neurologici.

A dare l’input a Morena a fondare l’associazione sono stati molti medici e ricercatori che si occupano di Long Covid. L’Ailc è nata con l’obiettivo di dare una dimensione giuridica al gruppo, una voce ufficiale dei pazienti affetti da Long Covid per portare sui tavoli istituzionali le richieste di tutti coloro che sono ancora costretti a convivere con disturbi legati al virus che spesso non sono diagnosticati. Lo scopo è proprio quello di parlare del problema e che si faccia ricerca.

Carolina Pendolino è una delle cremonesi iscritte all’Ailc. Nel marzo del 2020 ha contratto il Covid e ha rischiato la vita. “Ho toccato la morte con un dito più volte in quella terapia intensiva”, racconta lei, “con tutto il peso dei miei ricordi del momento che ormai non potrò mai dimenticare. Sono stata definita una sopravvissuta, e probabilmente con tutto quello che è successo lo sono davvero”.

Carolina è sopravvissuta al virus, ha lottato e sconfitto l’invisibile, ma ancora oggi convive con i suoi effetti a lungo termine. Ha dolori articolari e muscolari persistenti, fa fatica a respirare, soffre di stanchezza cronica, di continui formicolii agli arti, difficoltà a dormire, problemi gastrointestinali, e tanto altro ancora. “Un elenco infinito di cose che rendono difficile avere una vita normale”, spiega Carolina. “Ma per tenermi qui i medici che mi hanno preso in cura ce l’hanno messa veramente tutta, e oggi non posso fare altro che cercare di vivere al meglio quei giorni che scorrono e scorreranno nell’incertezza del nostro futuro”.

L’Ailc è nata proprio per dare voce a quelle persone, e sono tante, che continuano a far fronte quotidianamente agli effetti del Covid, sia fisici che psicologici, e per offrire informazioni e supporto per il percorso verso la guarigione. “Dobbiamo far capire a chi ci circonda”, dice Carolina, “che non siamo malati immaginari, ma persone molto toccare e ferite da un Covid che a tanti ha segnato e cambiato la vita”.

Sara Pizzorni

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