Cronaca

ARCES Viadana ricorda i giorni del
terremoto a Campotosto e all'Aquila

"C'erano, i volontari di ARCES, ad Amatrice e Campotosto, a portare aiuto, come c’erano a L’Aquila. L’aiuto per loro è una missione, nonostante i pochi mezzi, nonostante i pochi santi a cui votarsi, nonostante tutto"

ARCES Viadana ha ricordato i giorni del terremoto dell’Aquila e l’impegno dell’associazione viadanese per quella terra. Un messaggio che è un inno al volontariato. Nonostante tutto. E tutti.

E poco importano – anche se fanno male – i silenzi. Non c’è voce più forte del sorriso delle persone a cui si dà qualcosa senza chiedere nulla in cambio. Per ARCES il volontariato è non solo una missione. Ma una scelta. Di campo, e di vita.

C’erano, i volontari di ARCES, ad Amatrice e Campotosto, a portare aiuto, come c’erano a L’Aquila. L’aiuto per loro è una missione, nonostante i pochi mezzi, nonostante i pochi santi a cui votarsi, nonostante tutto. Ed è così che hanno voluto ricordare quel tempo, cinque anni fa nel tempo della ricorrenza, con un ideale abbraccio a quelle popolazioni, alla gente conosciuta, agli sguardi incontrati nei giorni del dolore fortissimo. C’erano i volontari ARCES e il suo presidente Giuseppe Guarino a portare aiuto.

C’è ancora tanta strada da fare, tante persone da aiutare. Nonostante i pochi mezzi, nonostante i pochi santi – anzi pochissimi – a cui votarsi, nonostante tutta la fatica. ARCES questo continuerà a fare: aiutare il prossimo, chiunque esso sia, ovunque ve ne sia la necessità.

E poco importano – anche se fanno male – i silenzi. Non c’è voce più forte del sorriso delle persone a cui si dà qualcosa senza chiedere nulla in cambio. Per ARCES il volontariato è non solo una missione. Ma una scelta. Di campo, e di vita“.

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