Ambiente

Fond. Banca dell’Acqua: presentato
Lanche e morte del Po cremonese

Nella serata di martedì 23 gennaio, presso la Sala Eventi di SpazioComune a Cremona, è stato presentato il libro Lanche e morte del Po cremonese, scritto dal professore Riccardo Groppali, biologo, ricercatore e docente universitario ed edito a cura di Fondazione Banca dell’Acqua, Amministrazione provinciale di Cremona e Rotary per il Po.

Il testo, che illustra i risultati di un’indagine condotta con sopralluoghi diretti in tutte le zone umide lungo la sponda sinistra del Grande Fiume, che sono state cartografate, fotografate e oggetto di studio sulla loro evoluzione a partire dal Catasto Teresiano del 1723, contiene anche un allegato sull’avifauna della golena del Po Cremonese, forte di 273 specie (247 delle quali di recente segnalazione), e una bibliografia che elenca 73 opere riguardanti l’argomento.

Il professor Groppali ha spiegato che la lunghezza complessiva delle zone umide del territorio cremonese è di 33 chilometri, cui possono esserne aggiunti altri 4 delle cave a lago, e per il 57% la loro origine è artificiale. La vicinanza di queste zone al corridoio ecologico primario costituito dal Po e la presenza dell’acqua sono elementi fondamentali della biodiversità dell’intera Pianura Padana, e per questo venivano utilizzate soprattutto per il prelievo di fauna. Tali aree sono tutte minacciate dall’abbassamento dell’alveo fluviale a valle dello sbarramento d’Isola Serafini, da bonifiche e dalla siccità, che si sta presentando con sempre maggior frequenza; inoltre, per loro evoluzione naturale, tendono a prosciugarsi, rendendo a volte necessari interventi di conservazione attiva.

Dall’analisi raccolta nella pubblicazione emerge l’assenza d’acqua o la sua presenza solo temporanea nel 61% degli ambienti censiti. Una situazione critica che rende urgente operare, prima che sia troppo tardi, alla tutela di questi siti strategici per la ricchezza della vita del Po e della sua valle, con la consapevolezza, a seguito dell’istituzione della riserva della biosfera Po Grande da parte dell’Unesco, di dover affrontare anche una responsabilità internazionale.

Tutelare la biodiversità attraverso la salvaguardia delle zone umide non è soltanto un’attività di grande responsabilità ambientale ma significa investire risorse per la loro tutela al fine di garantire la vita a tutti gli esseri viventi con una gestione attenta e responsabile delle risorse naturali – ha commentato il presidente di Fondazione Banca dell’Acqua Angelo Mantovani, il quale ha proseguito motivando le ragioni del sostegno alla pubblicazione del libro. – Fondazione Banca dell’Acqua ha deciso di supportare chi, come il prof. Groppali, contribuisce con scienza e coscienza a studiare il patrimonio naturale dei territori rivieraschi del Po, analizzandone i problemi e le trasformazioni nel tempo. Promuovere lo sviluppo dell’educazione ambientale, dei temi connessi all’ecosistema e alla sostenibilità rientra nelle finalità della Fondazione“.

Padania Acque pone grande attenzione e interesse all’organizzazione, promozione e sostegno di iniziative di sensibilizzazione socio-ambientale legate alla risorsa idrica e al ciclo idrico integrato – ha commentato l’Amministratore delegato Alessandro Lanfranchi. – Abbiamo quindi accolto con favore la pubblicazione del libro che aiuta a far conoscere il valore dell’acqua in natura e l’importanza delle acque dolci per il nostro territorio, la Pianura Padana, bagnata e arricchita dal fiume Po, una ricchezza da preservare e valorizzare. Il volume pone l’accento su un tema particolarmente caro alla nostra Società: la sostenibilità ambientale. Un pilastro dell’attività di gestione del Servizio Idrico Integrato, insieme alla sostenibilità economica e sociale, anch’essa perseguita da Fondazione Banca dell’Acqua, nata nel 2015 per volontà di Padania Acque con il coinvolgimento dei comuni della provincia, del terzo settore e delle aziende sociali della provincia, per offrire la possibilità agli utenti insolventi per morosità incolpevole di svolgere mansioni a rilevanza sociale da convertire in fornitura di acqua potabile in modo da garantire la continuità di erogazione del servizio“.

La presentazione si è conclusa con l’omaggio a tutti i presenti di una copia del libro.

redazione@oglioponews.it

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