Bozzolo, sagre a confronto
"per creare disegno più ampio"
La fiera di Bozzolo si è aperta con un’analisi o meglio una sorta di autoanalisi: sulla propria fiera e sulle sagra, con un momento culturale di spessore e di ampiezza territoriale. “Per la prima volta – spiegano l’assessore alla Cultura Irma Pagliari e il docente di Cà Foscari a Venezia e sociologo Mauro Ferrari, che ha studiato da vicinissimo il fenomeno aiutando concretamente ad esempio l’associazione Oltrefossa – abbiamo messo in connessione e in dialogo un po’ tutte le sagre che caratterizzano il nostro territorio. Lo facciamo perché si tratta di fenomeni autoprodotti, ossia non calati dall’alto bensì creati dagli stessi abitanti dei paesi o dalle Pro Loco, che sono puntiformi, cioè in qualche modo isolati tra loro. Come per la Settimana Enigmistica, noi vogliamo provare a unire i puntini”.
Per questo erano presenti rappresentanti di Fossacaprara, San Martino dall’Argine, Casteldidone, Rivarolo Mantovano, il Vho di Piadena e con essi il Gal Oglio Po, che può fare da ente catalizzatore per indicare una rotta comune. “Ciascuna di queste feste – ha detto Ferrari – ha ricette che danno senso alle comunità, il cibo diventa fenomeno sociale, dunque da questo punto di vista ci sembra giusto organizzare un momento di confronto, che non c’è mai stato. Non abbiamo presunzione né obblighiamo nessuno, abbiamo invitato e non costretto ad essere qui: crediamo che sia comunque una buona idea iniziare a parlarsi”.
La fiera di Bozzolo, intanto, va avanti fino al 5 ottobre: e sabato, a proposito di gastronomia, è partita la Festa dli Fujadi, tradizionale momento culinario proprio del comune mantovano.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)