Tavolo Territoriale provinciale
al lavoro sul ponte di Calvatone
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Il tavolo territoriale permanente della Provincia di Cremona si è riunito per affrontare, tra le altre questioni, anche il nodo del ponte tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese. All’incontro hanno partecipato i sindaci dei principali comuni della provincia – Cremona, Crema e Casalmaggiore – insieme ai consiglieri regionali Matteo Piloni (PD) e Riccardo Vitali (Lega).
I rappresentanti provinciali hanno raccolto le istanze emerse durante l’assemblea pubblica tenutasi ieri sera nella sala civica di Calvatone, dove è stato presentato il progetto del ponte Bailey provvisorio del costo di 2,3 milioni di euro, finanziato dalle Province di Cremona e Mantova (800mila euro ciascuna) e dalla Regione. Un’opera che non vedrà la luce prima del 2027 e che manterrà il senso unico alternato con una campata di 3,5 metri, leggermente più stretta dell’esistente.
Il tavolo territoriale ha deciso di organizzare un incontro con i dirigenti regionali del settore commercio per tracciare un percorso di ristori destinati alle attività produttive, penalizzate dalla chiusura del ponte da oltre un anno e mezzo. Una richiesta che si unisce all’impegno di snellire i passaggi burocratici necessari per accelerare la realizzazione dell’opera provvisoria.
L’incontro è servito anche a preparare il terreno per il prossimo confronto con l’assessore regionale alle infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi, previsto entro fine mese. Il tavolo territoriale permanente, che si riunisce mensilmente, punta infatti a presentarsi in modo compatto di fronte alla Regione Lombardia per ottenere risposte concrete e risorse adeguate.
“Solo attraverso la collaborazione tra amministrazioni locali, provinciali e regionali possiamo affrontare le sfide del nostro territorio e garantire soluzioni efficaci per i cittadini e le imprese”, ha dichiarato il presidente Roberto Mariani, sottolineando l’importanza di un approccio unitario per accelerare la realizzazione dell’opera.
Il consigliere regionale Marco Carra, presente all’assemblea di ieri sera, ha evidenziato come la chiusura del ponte rappresenti “una calamità non da un punto di vista giuridico ma sostanziale” e ha annunciato, insieme al collega Piloni, l’intenzione di scrivere al Presidente Attilio Fontana per la costituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga tutti i livelli istituzionali, governo compreso.
Resta aperta anche la questione del ponte definitivo: Carra aveva presentato un emendamento al Bilancio di previsione 2025 per destinare 500 mila euro alla progettazione, proposta però respinta dalla maggioranza regionale. “Non si deve arrivare impreparati quando il ponte provvisorio sarà smantellato e il collegamento tra i due Comuni, le due province non dovrà più essere interrotto”, ha sottolineato il consigliere regionale mantovano.
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