Teatro in consiglio: "Bene gli
incassi, ma la qualità dov'è?"
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Torna in consiglio comunale il tema del Teatro Comunale di Casalmaggiore e lo fa a breve distanza dallo sfogo di Giuseppe Romanetti, ex direttore artistico andato in pensione dopo 30 anni, che ha parlato di stagione svilita nella qualità per fare cassetta.
A presentare l’interrogazione è il gruppo di Luciano Toscani, assieme agli altri consiglieri Luigi Borghesi, Cinzia Soldi e Alessia Tascarella, che pongono domande precise a Marco Micolo, assessore alla Cultura, dopo che lo stesso in una intervista a Oglio Po aveva di fatto confermato Beppe Arena come direttore artistico, spiegando di voler proseguire sulla strada intrapresa per 3 anni. Una decisione annunciata che, secondo la minoranza, cozza poi con l’emanazione di un bando, uscito nei giorni scorsi, per riassegnare la direzione artistica.
L’interrogazione chiede poi conto di un bilancio migliorato rispetto agli anni scorsi, entrando nel dettaglio di cachet, sponsorizzazioni, vendita di biglietti e abbonamenti. E vuole saperne di più sulla scuola di Teatro, gestita dallo stesso Arena, per capire come stia proseguendo e se lo spettacolo di fine corso prevedesse un incasso e la sua destinazione.
La parte più “politica” dell’interrogazione è però quella conclusiva: “Apprezziamo l’impegno dell’assessore a migliorare i conti e aumentare la partecipazione, perché sono obiettivi condivisibili, ma vorremmo ricordare come la stagione del teatro di Casalmaggiore, in passato, sia sempre stato oggetto di dibattito anche su testate nazionale, perché rappresentava una sorta di unicum”.
“Oggi invece – continua la minoranza – si è fatto un copia e incolla di altre stagioni di altri teatri di provincia che, col massimo rispetto, non hanno la tradizione e la storia di Casalmaggiore. Il Teatro, infatti, non è la riproposizione di spettacoli di personaggi divenuti celebri grazie alla televisione. Auspichiamo un maggiore sforzo nella preparazione delle prossime stagioni”.
Giovanni Gardani