Cronaca

Il Gal Oglio Po trionfa
a Maratea con “La Mia Terra”

“Un ottimo documentario che mette in luce la terra raccontata attraverso punti di vista naturali, storici, antropologici, culturali”: in virtù di questo giudizio, espresso dalla giuria del Marateale – in Short – Short Italia, il docufilm del Gal Oglio Po, firmato dal regista Stefano Sgarella, “La Mia Terra – Alla scoperta del territorio tra i fiumi Oglio e Po” ha vinto il premio come miglior cortometraggio sulla ruralità over 35 alla 17esima edizione de “Il Marateale – Premio Internazionale Basilicata”.

Il festival lucano, una delle più importanti vetrine cinematografiche italiane promuove cultura, cinema, sostenibilità e valorizzazione territoriale attraverso diverse sezioni competitive dedicate a lungometraggi, cortometraggi e produzioni scolastiche. “Tra i due finalisti – ha spiegato Antonella Caramia, Presidente e Direttore organizzativo dell’Associazione Cinema Mediterraneo – il cortometraggio ‘La Mia Terra – Alla scoperta del territorio tra i fiumi Oglio e Po’ è quello che più ha messo d’accordo la giuria, la quale ne ha lodato sia la tecnica che la narrazione, veicolata attraverso una scrittura ispirata”.

L’opera è stata realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione interterritoriale Green&Blue, per la promozione del turismo rurale, finanziato da Regione Lombardia nella Programmazione 2014-2022. Mercoledì 23 luglio, Alessandra Pesce, Direttore del Centro Politiche e Bioeconomia del Crea-Ricerca, ha consegnato il premio per il docufilm a Giusy Botti, Direttore del Gal Oglio Po, che si è soffermata sulla “vocazione” del territorio per il cinema:

“Che l’Oglio Po abbia la giusta atmosfera per il cinema, è cosa nota. Sono tanti i film girati qui, gli ultimi solo qualche mese fa tra Piadena e Sabbioneta. Questo riconoscimento conferma che il nostro territorio possiede una forza narrativa autentica, che emoziona e coinvolge. Quando abbiamo iniziato a ragionare su questo progetto, volevamo trasmettere la forza genuina che lega le persone ai nostri fiumi e riportare alla luce la bellezza dei luoghi, troppo spesso sottovalutata o data per scontata. Lo scopo primario era la promozione dell’Oglio Po, ma credo che alla fine questo cortometraggio abbia ricordato a tutti la propria terra, le proprie origini, gli insegnamenti ricevuti, le tradizioni, il vissuto che, anche quando si è lontani, ritrascina verso luoghi, profumi e colori familiari e sorprendenti.”

Un’idea, quella del legame indissolubile con le proprie radici, sviluppata perfettamente dal regista milanese, che sempre per il Gal Oglio Po ha curato, nel 2023, una rassegna di video mapping che ha animato le architetture storiche dei borghi rurali. Il docufilm racconta il territorio tramite lo sguardo del giovane protagonista, interpretato da Stefano Annoni, che, dopo un periodo di lontananza, riscopre i luoghi della propria infanzia pedalando lungo i corsi d’acqua che caratterizzano l’area.

Nel cortometraggio si sovrappone il percorso reale del protagonista alle testimonianze di personalità locali, che arricchiscono la narrazione emotiva, fornendo allo spettatore una panoramica coinvolgente circa le peculiarità naturali e culturali dell’Oglio Po. Dal Gal è stato espresso “un ringraziamento a Regione Lombardia e a tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto, a chi si è prestato per le interviste, al Crea e alla Rete Nazionale Pac per averci segnalato quest’opportunità, alla giuria, che ha colto lo spirito della ‘Nostra Terra’, e a tutto l’Oglio Po, bellezza nascosta con una grande anima”. Il docufilm è disponibile sul canale YouTube del Gal Oglio Po.

Lorenzo Costa

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