Ambiente

Primavera Pulita, la rivincita delle frazioni tra Casalmaggiore, Sabbioneta e Viadana

Quest’anno i tre gruppi hanno operato ciascuno sulle proprie gambe, pur nella consapevolezza che, trattandosi di territori confinanti, comunicazione e messa in comunione di mezzi e risorse erano premesse indispensabili.

Nella fotogallery alcuni momenti della giornata

CASALMAGGIORE/VIADANA/SABBIONETA – Un triplice percorso, questa volta, per unire le forze e ampliare il raggio d’azione: cittadini a servizio dell’ambiente per provare a ripulire il territorio dai rifiuti, consci che un giorno solo all’anno non basta ma forse può servire a lanciare un messaggio. Domenica 13 marzo è stato il giorno dedicato alla “Primavera Pulita” per Casalmaggiore, Viadana e Sabbioneta: in passato i volontari dei vari paesi avevano spesso avuto un’unica forma di coordinamento nella persona di Damiano Chiarini e dell’associazione Persona Ambiente di Casalmaggiore. Quest’anno i tre gruppi hanno invece operato ciascuno sulle proprie gambe, pur nella consapevolezza che, trattandosi di territori confinanti, comunicazione e messa in comunione di mezzi e risorse erano ovviamente premesse indispensabili.

A Casalmaggiore è stata la riscossa delle frazioni, come Damiano Chiarini ha voluto evidenziare: particolarmente attive quelle di Fossacaprara, Vicomoscano, Casalbellotto, Quattrocase, Cappella e Vicobellignano, mentre a Valle l’operazione di pulizia del territorio è stata organizzata nella giornata di sabato. “Meno buona la risposta di Casalmaggiore centro – ha spiegato Chiarini – ma abbiamo comunque raggiunto il numero di 120 volontari e quindi siamo soddisfatti. Anche perché non dimentichiamo che il Comitato Slow Town ha ripulito e messo a nuovo, all’interno del Guerrilla Parking, vero e proprio evento nell’evento, il parchetto di via Italia con le sue giostrine”.

Facendo un bilancio, rispetto al 2015 è risultato più pulito l’argine, ad eccezione della zona del porto dove è stata smantellata una mini discarica con rifiuti tutti concentrati in un unico punto. Molti più rifiuti, purtroppo, nei fossi e nelle capezzagne, con particolare incremento ad esempio nella zona ospedale a Vicomoscano, lungo le cosiddette strade basse e di raccordo. Per quanto concerne Casalmaggiore, sono state battute palmo a palmo la zona Baslenga e Lido Po, il ponte della ferrovia, la zona del porto con la Canottieri Eridanea, la Cascina sul Po, Fossacaprara e Roncadello con l’Associazione Oltrefossa, il parco di via Italia con Slow Town, Quattrocase con l’associazione Emergenti Quattrocase, Casalbellotto con Casalbellotto Insieme, il viale della stazione ferroviaria con la Pro Loco, Cappella con alcuni volontari della frazione e Valle con gli Amici dell’Ambiente di Sabbioneta, trattandosi di una zona di confine tra i due comuni. Quattordici Guardie Ecologiche Volontarie hanno invece operato nella zona del Centro Commerciale e non solo, mentre non si può sottacere l’attività di volontari di Vicomoscano, Vicobellignano e del Centro Milarepa di Casalmaggiore. Per l’amministrazione comunale, che ha dato il patrocinio, hanno dato una mano i consiglieri Pierfrancesco Ruberti e Stefano Stringhini.

A proposito di amministrazione Chiarini ha lanciato quattro messaggi. “Speriamo siano recepiti, anche per dare un senso a queste iniziative. Al comune abbiamo chiesto quattro novità: una maggiore educazione ambientale nelle scuole anche con Casalasca Servizi (qualche iniziativa è già attiva con le Gev, ndr), un sollecito per i cittadini che non ritirano calendari e bidoni del secco o dell’umido, una nuova campagna del secco per evitare dispersione di questo tipo di rifiuti e qualche cestino in più in alcune zone sensibili. Inoltre chiediamo che vengano resi pubblici tutti i dati sulla raccolta differenziata, anche sui rifiuti inviati all’inceneritore, perché avere più dati a disposizione significa migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione verso il cittadino”.

Tornando alla raccolta rifiuti, in tutto erano attivi 16 mezzi tra Casalmaggiore e Sabbioneta, riempiti quasi all’orlo e che poi si sono recati in discarica per conferire i vari rifiuti (alcuni hanno prima fatto tappa in piazza Garibaldi a Casalmaggiore). Come sempre a farla da padroni, purtroppo, sono state plastica e secco. Non a caso l’iniziativa era inserita nella giornata mondiale delle Iniziative Oceaniche “Stop the Plastic”, per ridurre imballaggi e contenitori e favorire un migliore smaltimento. Il secco, inutile negarlo, nonostante gli sforzi fatti, continua a rappresentare un problema.

Da segnalare la presenza di una mini discarica a Casalmaggiore davanti alla stazione ferroviaria ripulita dalla Pro Loco (“non certo un bel biglietto da visita per chi arriva” ha evidenziato Chiarini) e la presenza di alcuni documenti identificativi nei sacchi di rifiuti aperti. Materiale già consegnato alla Polizia Locale, che potrebbe così risalire ai “colpevoli”. Sempre agli uffici di via Saffi è stata consegnata una borsetta con documenti appartenenti a una signora austriaca, forse una turista. Potrebbe trattarsi del bottino di un furto.

Meno bene, almeno per quanto concerne i numeri, pare sia andata a Viadana: qui infatti sono stati all’incirca quaranta i volontari che hanno operato nelle varie zone del comune. L’associazione “Noi, Ambiente e Salute” che ha organizzato l’evento ha comunque richiamato la partecipazione presso il Centro Servizi Bellaguarda, davanti alla chiesa di Casaletto e davanti alla Geofarm di Viadana, dove le squadre sono state organizzate e dove i volontari, sparsi per il territorio comunale durante le operazioni, si sono ritrovati alle 11.30 per “fare la conta”. Tre camion di Casalasca Servizi sono stati riempiti da circa 200 sacchi, ognuno da 110 litri, nella zona della Gerbolina. Ma in tutto almeno il doppio dei mezzi è servito a raccogliere rifiuti tra Bellaguarda e Cicognara e negli altri punti prescelti. Insomma l’impegno non è mancato, anche se ci si aspettava qualche presenza in più, tanto che c’è chi rimarca che “forse, con la fine della campagna elettorale, è meno interessante farsi vedere”. Polemica politica a parte, una domenica da ricordare e magari riproporre non solo una volta all’anno, compatibilmente con gli impegni di ciascuno.

Giovanni Gardani

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