Andrea Devicenzi, ennesima sfida:
con 10 ragazzi in bici in Islanda

Credere all’impossibile? Si può. D’altronde, con un maestro d’eccezione, è pure un po’ più semplice. Basta pensare a quanta strada il motivatore, iron man e atleta casalasco Andrea Devicenzi ha fatto da quando, a 18 anni, per un incidente d’auto, perse l’arto inferiore. Un incidente che avrebbe potuto fermare il 90% delle persone. Non lui. Di sfide, Andrea, ne ha vinte parecchie. Da quelle legate all’attività sportiva (dal ciclismo al Triathlon) alle avventure (Manali Lee, Islanda, Machu Picchu, i vari percorsi affrontati a piedi e in bici solo per citarne alcuni). Ce l’ha quasi sempre fatta. Dove non è arrivata la forza fisica (che c’è) è arrivata la testa.

A qualche sfida ha pure rinunciato, fa parte del gioco. Ma da tutto si impara qualcosa. Tutto può succedere e tutto può darci una lezione che è soprattutto di vita. Questo insegna ai ragazzi l’eterno ragazzo e sognatore di Martignana: a credere in loro stessi e nelle loro possibilità, a non arrendersi, a metterci il massimo, ad usare muscoli, testa e cuore e non esattamente nell’ordine in cui li abbiamo scritti. A giocarso ogni possibilità, ad essere pronti a ripensare e a ripensarci, a fare in modo che le sfide siano – in primo luogo – con se stessi. E che pure migliorare di un gradino serve, e può servire.

Parlavamo all’inizio del maestro Andrea Devicenzi. I suoi allievi, o meglio i suoi compagni di viaggio, questa estate saranno dieci ragazzi dell’IITE Tosi di Busto Arsizio. Dal 20 al 29 luglio (le date sono quelle fissate al momento) partiranno dall’Italia con una bicicletta, le tende, l’attrezzatura necessaria e tutto l’apparato digitale per realizzare alla fine un docu-film e un libro. Nessuno resterà indietro. L’intenzione è quella di percorrere 100 km al giorno, fermarsi poi montando le tende e preparandosi da mangiare, affrontando ogni sera le difficoltà che si presenteranno per superarle e vincerle, testimoniando ogni volta che credere all’impossibile si può. E spesso si deve.

Il sogno di una meta precisa c’è, ed è l’Islanda. Andrea peraltro ha già affrontato la sfida, ed è una di quelle che ha vinto. Al momento è partito l’appello per la raccolta fondi. Ne serviranno parecchi, ma anche in questo caso, nulla è impossibile: l’appello è rivolto ad enti, fondazioni, istituzioni ed aziende per dare una mano. Dieci studenti sono stati selezionati tra quelli dell’Istituto: poi ci sarà la redazione digitale dello stesso Istituto ad elaborare il materiale per realizzare un film e un libro sull’esperienza.

“I ragazzi e le ragazze del Tosi di Busto Arsizio, 10 studenti – spiega lo stesso Andrea – partiranno con me dall’Italia con una bicicletta, l’attrezzatura sportiva necessaria, appunti e materiale digitale per sfidare se stessi e le proprie fragilità. Si dormirà in tenda, cucineremo e pedaleremo per circa 100km al giorno per imparare a vincere le sfide e superando le difficoltà. In seguito, realizzeremo un docu-film e un libro. Aiutateci a realizzare questo sogno. Se volete sostenerci, potete farlo con una donazione o con il contributo di materiale ed attrezzature necessarie“.

Per chi volesse contribuire economicamente l’invito è quello di fare una donazione a – Beneficario: Comitato Genitori ITA E. Tosi – IBAN: IT71D0348822800000000033799 – Causale: Progetto Islanda 2024 – Mail: comitato.genitori@itctosi.va.it

Nulla è impossibile per chi sogna e ci crede: questo va insegnando ai ragazzi nelle scuole Andrea Devicenzi. Questo hanno appreso i ragazzi che lo seguiranno a luglio in un’impresa affascinante ed unica. Un’impresa che con Andrea potrà realizzarsi: sogna, ci crede, ci mette fisico, testa e cuore. Lo stesso che chiede ai ragazzi e che i ragazzi e le ragazze metteranno insieme a lui…

Na.Co.