San Giovanni in Croce, omicidio
Singh Ranjit, sei indiani fermati

Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brescia ha eseguito a Leno (BS) e a San Giovanni in Croce (CR), con il supporto dei Carabinieri del posto, un decreto di fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura di Brescia nei confronti di 6 cittadini di nazionalità indiana, residenti in questa provincia e regolari sul territorio nazionale, ritenuti presunti responsabili – in concorso tra loro – dell’omicidio, aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, in danno un loro connazionale, Singh Ranjit, commesso in Brescia la sera del 24 dicembre 2023.
Contestualmente, sono state eseguite anche perquisizioni personali e locali disposte dalla autorità giudiziaria nei confronti di altri 6 cittadini di nazionalità indiana, sempre residenti in provincia, indagati nel medesimo procedimento penale, in quanto ritenuti presunti responsabili di aver favorito i predetti fermati in successive attività di elusione delle indagini, fornendo sostegno logistico per il loro temporaneo trasferimento all’estero subito dopo l’omicidio.
Le indagini avviate nell’immediatezza dell’omicidio a cura del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa del NORM di Brescia hanno consentito di:
- ricostruire la dinamica dell’omicidio, stabilendo tempi e modalità dell’agguato, tipologia delle armi bianche utilizzate, spostamenti e vie di fuga degli autoveicoli impiegati;
- identificare in 5 dei predetti fermati i presunti autori materiali dell’efferato omicidio;
- accertare che i predetti, dopo il delitto, erano nell’immediatezza fuggiti all’estero al fine di eludere le investigazioni, salvo poco dopo ritornare in Italia;
- individuare il presunto mandante dell’omicidio nel sesto soggetto fermato, un imprenditore edile di nazionalità indiana;
- ricondurre il presunto movente ad una vendetta ordita dal predetto nei confronti della vittima ritenuta responsabile degli incendi dolosi di tre automezzi di sua proprietà, occorsi il 17 dicembre 2023. Gli incendi sarebbero a loro volta riconducibili a dissidi di natura lavorativa ed economica tra i due.
La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.
L’OMICIDIO DI SINGH RANJIT – Il corpo esanime di Singh Ranjit era stato trovato alla vigilia di Natale intorno alle 21, in un parcheggio pubblico tra via Brescia e via Manara, in prossimità del parco Benson. Aveva 51 anni con residenza nella stessa città dove ha trovato la morte, era disoccupato. Il corpo presentava diverse ferite inferte con un’arma da taglio. Secondo la riocostruzione effettuata due persone, a bordo di un’utilitaria scura, gli si sono avvicinati – forse per un regolamento di conti, lo avrebbero accoltellato e poi sarebbero fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Dalle indagini effettuate dai poi è emerso quanto sopra. Ora saranno le approfondite indagini e gli interrogatori a cercare di dare altre risposte in merito alla vicenda che coinvolge anche il Casalasco.
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