Micolo conferma Arena per 3 anni
"Teatro, incassi su dell'85%"
Sarà rinnovato per tre anni Beppe Arena, direttore artistico del Teatro Comunale di Casalmaggiore. Ad annunciarlo è l’assessore alla Cultura Marco Micolo. C’era grande curiosità attorno alla prima stagione di Arena e il bilancio che l’assessore traccia è molto positivo.
“Lo dicono i numero – spiega Micolo -. Siamo passati da 73 a 163 abbonamenti e a livello di presenze siamo passati da 1.225 biglietti venduti sui 10 spettacoli del 2023-2024 per una media di 122 spettatori, ai 2.277 biglietti sui 9 spettacoli di questo 2024-2025 per una media di 253 spettatori: significa che, mediamente ed escludendo il loggione, il teatro è sempre stato tutto esaurito”.
Una delle accuse è di essere passati da stagioni di teatro capace di sperimentare e spaziare tra i generi a una stagione con spettacoli “che fanno cassetta”, con grandi nomi anche della tv, magari a scapito della qualità o meglio ancora dell’innovazione.
“Sicuramente sono spettacoli meno sperimentali, ma la qualità c’è ancora – spiega Micolo -. L’innovazione piace a trenta persone, lo spettacolo rodato invece arriva a 200 spettatori. E il nostro obiettivo dichiarato era allargare il pubblico e magari svecchiarlo. Abbiamo visto più giovani a teatro e anche pubblico dalle città vicine: i biglietti a 25 euro per lo spettacolo di Ambra Angiolini, ad esempio, hanno attirato persone che a Parma, magari, per lo stesso appuntamento pagavano 50 euro. Da amministratore sono stato contento di vedere il teatro pieno sempre. Il peggior spettacolo di questa stagione ha fatto i numeri del migliore di quella precedente. E i temi sono stati anche impegnati: non abbiamo fatto soltanto cabaret. E’ mancato, forse, a parte quello dei Gemelli di Guidonia, uno spettacolo musicale, ma siamo stati sfortunati col forfait di Ron. Rimedieremo”.
Infine gli incassi. “Registriamo un +85%. Dinnanzi a un cachet passato da 67mila a 71mila euro, dunque quasi allineato alla stagione scorsa, abbiamo avuto incassi raddoppiati da 25mila euro a 50mila euro. La spesa del comune è calata solo di 4mila euro, da 50.700 a 46mila euro, ma c’è un motivo. Anzi più di uno: è venuto meno uno sponsor da 10mila euro, abbiamo avuto i costi dell’antincendio per 5mila euro complessivi e s’è aggiunto il compenso del direttore artistico, 8.500 euro l’anno, che nelle scorse stagioni era già a bilancio perché si trattava di un dipendente”.
Giovanni Gardani