Non solo Bozzolo-Marcaria Gatti (area tecnica): "Tre ponti da tenere sotto controllo"

MARCARIA – “Gli uffici del Comune stanno chiedendo alla Provincia di Mantova di effettuare controlli sui ponti del fiume Oglio. Serve un approccio ovviamente molto tecnico e non condizionato da recenti fatti”. Questa la prima reazione del sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta alla notizia diffusa martedì riguardo lo stato preoccupante in cui versa il viadotto che collega Marcaria a Bozzolo sull ex statale 10.

Un allarme scattato in seguito alla chiusura del ponte di Casalmaggiore e della situazione precaria di altri maufatti del circondario. Il primo cittadino quindi suggerisce di sentire il responsabile dell’area tecnica per il comune di Marcaria Fabrizio Gatti. “Sono tre i ponti che vanno messi sotto controllo – spiega Gatti – e per questo stiamo predisponendo un documento sottoscritto unitariamente dalle tre amministrazioni coinvolte da indirizzare ai vertici provinciali”. Il tecnico elenca così i tre viadotti che hanno necessità di attenti sopralluoghi anche perché, come ha spiegato il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, da circa sessant’anni mancherebbe la necessaria manutenzione.

Ciò che lascia perplessi è il fatto che a segnalare i pericoli anche a Marcaria e Bozzolo così come successo a Casalmaggiore, sono stati privati cittadini accorgendosi di crepe e distacchi di cemento da sotto le infrastrutture, sostituendosi così alle squadre di tecnici. Figure che probabilmente non esistono più o ridotte al lumicino o destinate a compiti d’ufficio, per la arcinota questione della spending review. Come si possa chiamare risparmio il fatto di tenere ferme delle risorse quando poi serviranno montagne di soldi  per recuperare i problemi insorti è davvero spontaneo chiederselo. Su questo aspetto Fabrizio Gatti naturalmente non prende posizione confermando comunque la necessità di mettere sotto osservazione i due ponti sulle rispettive ex statali SS 10 e sulla Sabbionetana tra Campitello e Gazzuolo.

E poi c’è il ponte che porta a San Martino dall’Argine evidentemente ancor più bisognoso di cure per la sua vetustà. “Tempo fa avevamo segnalato il distacco di cubetti di porfido provocato dal passaggio dei veicoli e penso che quell’intervento sia stato fatto”. Un bollettino di guerra che lascia tutti perplessi e scoraggiati in considerazione poi delle ripetute ammissioni di difficoltà dichiarate dalle Province prive di disponibilità economiche.

Ros Pis