Omicidio Campai, il 14 novembre
udienza (e forse già la sentenza)
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La verità sull’omicidio Campai, almeno per quel che concerne la parte giuridica? Si scoprirà il 14 novembre. E’ stata infatti fissata in questa data la prima udienza, che potrebbe anche rimanere l’unica, del processo al ragazzo, all’epoca dei fatti 17enne e dunque tutelato nella privacy, accusa di avere ucciso violentemente la donna rumena Maria Campai, 42 anni e residente in provincia di Parma.
Il 14 novembre al Tribunale dei Minori di Brescia si potrebbe andare a sentenza, oppure il giudice potrebbe chiedere di aggiornare i termini, dando ulteriore tempo – dopo il dibattimento previsto – ad accusa e difesa per formulare richieste o memorie.
Quello che si è saputo, stando a quanto emerso dalla perizia sul telefonino e sul computer del 17enne, è che lo stesso non avrebbe fatto ricerche – come era stato ventilato in prima istanza – su “come uccidere una persona a mani nude”. Un passaggio questo che, nella strategia difensiva curata dagli avvocati Paolo Antonini e Valeria Bini, dovrebbe escludere la premeditazione.
La difesa ha puntato altresì sul rito abbreviato, ecco perché dopo il rinvio a giudizio dello scorso 23 maggio, si potrebbe arrivare alla sentenza di primo grado proprio in data 14 novembre. Ricordiamo che il 17enne strangolò nel proprio garage, dopo avere consumato un rapporto sessuale, la 42enne rumena con una mossa da wrestling, anche se il movente non è ancora stato chiarito: mancato accordo sul pagamento della prestazione oppure una lite improvvisa?
Di certo una bruttissima vicenda, che scosse Viadana e le comunità limitrofe, dopo il ritrovamento del corpo di Maria, che giaceva da una settimana nel giardino di una villa abbandonata in via Monteverdi, quando venne scoperto il 26 settembre.
Giovanni Gardani